Rischi e multe per mancata comunicazione dei dati del conducente
Quando viene notificata una multa, chi la riceve è tenuto a pagare la sanzione pecuniaria e, in aggiunta a questo, può subire la riduzione dei punti sulla patente prevista per l’infrazione commessa. Il verbale, però, contiene anche un altro obbligo, ovvero quello di comunicare chi si trova alla guida del veicolo nel momento in cui è stata commessa la violazione. In questo approfondimento, oltre a spiegare come richiedere un preventivo per l’assicurazione auto, è possibile scoprire cosa succede in caso di mancata comunicazione dei dati del conducente.
Indice
Cosa vuol dire comunicare i dati del conducente
Per essere sicuri di provvedere in maniera corretta a tutti gli obblighi previsti sul verbale di notifica di una multa è necessario sapere innanzitutto cosa si intende con l’espressione “comunicare i dati del conducente”. A fare chiarezza su questo aspetto è l’articolo 126 bis del Codice della Strada, dedicato alla “patente a punti”.
Nel testo si legge che, nel caso in cui non sia possibile identificare il conducente responsabile della violazione, il proprietario del veicolo, oppure altro obbligato in solido ai sensi dell’articolo 196 (per esempio, chi utilizza il veicolo a titolo di locazione finanziaria), deve fornire entro 60 giorni dalla data di notifica del verbale i dati personali e la patente di chi era alla guida del veicolo nel momento in cui è stata commessa la violazione. Nel caso in cui il proprietario del veicolo sia una persona giuridica, a fornire i dati deve essere il suo legale rappresentante o un suo delegato.
La comunicazione dei dati del conducente è obbligatoria, al pari, per esempio, della denuncia del sinistro alla Compagnia assicurativa.
Come funziona la comunicazione dei dati del conducente
Per comunicare i dati del conducente, il proprietario del veicolo può utilizzare il modulo allegato al verbale di notifica della contestazione e consegnarlo compilato:
Che dati deve mandare il conducente
Il proprietario del veicolo (o, come già sottolineato, un altro obbligato in solido ai sensi dell’articolo 196) deve comunicare nel modulo i dati di chi si trovava alla guida del veicolo al momento dell’infrazione e i dati della sua patente.
Assieme al modulo è necessario presentare la copia del documento del dichiarante (quindi del proprietario del veicolo) e, laddove siano persone diverse, anche la copia del documento del conducente.
Dati da comunicare per fare ricorso alla multa
È importante precisare che la comunicazione dei dati del conducente e della sua patente è obbligatoria anche nel caso in cui si decida di presentare ricorso contro la multa ricevuta.
Una circolare emanata dal ministero dell’Interno il 27 ottobre del 2022 ha fatto chiarezza sul periodo di tempo a disposizione per comunicare gli estremi del soggetto alla guida del veicolo in caso di ricorso: in linea con l’orientamento giurisprudenziale dominante della Corte di Cassazione su questo tema, il Viminale ha chiarito che, anche in caso di ricorso, è necessario comunicare i dati del conducente entro 60 giorni dalla notifica del verbale.
La nuova circolare del Ministero dell’Interno ha sconfessato quanto comunicato, sempre via circolare, il 29 aprile del 2011: all’epoca, infatti, si indicò che, in caso di ricorso contro la multa, per comunicare i dati del conducente era possibile attendere l’esito del giudizio.
All’interno della circolare del 27 ottobre del 2022, in ogni caso, è precisato che è necessario valutare il ricorso per verificare se il suo contenuto sia o meno un valido motivo per non comunicare i dati del conducente (per esempio in caso di avvenuta vendita del veicolo o di furto, presentando ovviamente il passaggio di proprietà oppure la denuncia).
Può essere utile sapere che, per contestare una multa, è necessario indicare:
Il proprietario dell'auto deve comunicare i dati?
Uno dei nodi più controversi sul tema dell’omessa comunicazione dei dati del conducente riguarda un dubbio che spesso hanno molte persone: il proprietario dell’automobile che riceve la notifica della multa è obbligato a comunicare i dati del conducente anche nel caso in cui a commettere la violazione sia stato lui stesso? La risposta è affermativa, e questo si deve al fatto che l’organo accertatore non può sapere a priori se il proprietario del veicolo si trovava o meno alla guida al momento dell’infrazione.
Mancata comunicazione dati: quali sono le multe
La mancata comunicazione dei dati del conducente entro i termini previsti dalla legge, senza documentato e giustificato motivo, non comporta la decurtazione dei punti della patente ma prevede l’applicazione di una sanzione accessoria, che va da 291 euro a 1.166 euro.
È necessario sapere che una comunicazione dei dati del conducente errata o incompleta è considerata equivalente a un'omessa comunicazione, con le relative conseguenze.
FAQs
Cosa succede se il conducente non invia i dati?
Nel momento in cui riceve una multa, il proprietario del veicolo (oppure altro obbligato in solido ai sensi dell’articolo 196) deve comunicare, entro 60 giorni, i dati del conducente del mezzo al momento dell’infrazione. Se questo non avviene, è prevista una sanzione accessoria da 291 a 1.166 euro.
Quando il conducente può non mandare i dati?
Non è soggetto alla sanzione prevista per la mancata comunicazione dei dati del conducente, solo chi non è in grado di comunicare tale informazione per un “documentato” e “giustificato motivo” (per esempio in caso di avvenuta vendita del veicolo, presentando il passaggio di proprietà, o di furto, portando come prova la denuncia).