Assicurazione auto cointestata
Quando si acquista un’automobile, l’intestazione è quasi sempre a carico di una singola persona, che ne diventa proprietaria a tutti gli effetti. Questa vettura può essere condivisa con altre persone, per esempio con altri membri della famiglia o con il proprio partner, ma resta formalmente di chi ne detiene il diritto di proprietà.
Alcune volte, però, nel caso di una vettura ereditata (per esempio da due fratelli) oppure comprata con un’altra persona, essa viene cointestata, perché di fatto è di proprietà di due o più persone.
Un’automobile cointestata prevede sul Documento Unico di Circolazione - DUC (ossia l’attuale modello di Carta di Circolazione nel quale sono annotati anche i dati relativi alla situazione giuridico patrimoniale del veicolo presenti nel Pubblico Registro Automobilistico) l’indicazione di tutti i comproprietari. In questo caso, oltre ai costi di acquisto e di manutenzione del veicolo, sarà possibile dividersi anche le spese di assicurazione.
Così come sarà possibile cointestare l’assicurazione auto: ma quali vantaggi comporta?
Indice:
Come funziona l’assicurazione auto cointestata
Una vettura cointestata, come abbiamo visto in precedenza, prevede ad esempio due soggetti, entrambi proprietari, e un solo Documento Unico di Circolazione.
Un veicolo cointestato, ovviamente, comporta una serie di diritti e di doveri specifici: per esempio, nel caso in cui dovesse essere venduto, è necessario che ci siano le firme di tutti i suoi proprietari. Questo perché ogni decisione relativa all’auto spetta a tutti i comproprietari e non solo a un singolo soggetto. E se si decide di stipulare anche un’assicurazione auto cointestata? Quali sono le regole principali?
Nel caso di un veicolo intestato a più soggetti, in genere, in polizza viene indicato il primo proprietario indicato sul Documento Unico di Circolazione, poiché è quello recepito in automatico dai sistemi dalla Banca Dati Ania.
L’eventuale comproprietario presente sul Documento Unico di Circolazione deve essere comunque dichiarato al fine di ottemperare agli obblighi di invio delle comunicazioni obbligatorie (ad esempio, l’invio dell’attestato di rischio a tutti gli aventi diritto).
Prima di capire se questo tipo di polizza è vantaggiosa o meno, è importante spiegare quali sono le regole che devono seguire le assicurazioni riguardo alle diverse classi di merito.
La formula Bonus Malus
Attraverso un sistema prettamente meritocratico, per le polizze RC auto con la formula tariffaria Bonus Malus la normativa prevede una scala che va dalla classe di merito 1, riservata ai conducenti modello, alla classe di merito 18, destinata invece ai guidatori che sono spesso responsabili di incidenti. La classe di merito di partenza è la quattordicesima.
Ogni anno un conducente può salire di una classe di merito o scendere di due. Tutto dipende dal suo comportamento alla guida: se avrà causato un incidente retrocederà di due classi, se invece la sua guida non avrà causato sinistri nel corso dell’anno, allora salirà di una classe.
È importante specificare, però, che nel caso di un concorso di colpa, o qualora la Compagnia assicurativa verifichi che la maggiore responsabilità dell’incidente non sia attribuibile al suo assicurato, non ci sarà alcun declassamento.
Nel caso in cui un conducente dovesse scegliere di cambiare Compagnia assicurativa, non perderà alcuna classe di merito, ma vedrà confermata la classe di merito ottenuta nel corso degli anni.
Assicurazione per auto cointestata: cosa dice la legge Bersani?
Per comprendere meglio se conviene stipulare un’assicurazione auto cointestata, approfondiamo la legge Bersani, che prevede la possibilità per una persona di ottenere la classe di merito di un membro della sua famiglia, purché i due convivano e facciano parte dello stesso nucleo familiare.
Per esempio, se un genitore acquista una vettura e decide di cointestarla con un figlio neopatentato, quest’ultimo erediterà la sua classe di merito, senza partire dalla quattordicesima.
Questo succede anche se decidesse di intestare direttamente il veicolo al figlio, senza alcuna cointestazione, proprio perché, grazie alla Legge Bersani, al momento della stipula della polizza entrambi fanno parte dello stesso nucleo familiare: normalmente viene verificato il certificato di stato di famiglia.
Qualora però il figlio scegliesse di andare a vivere lontano dal suo genitore e quindi non comparire più sul certificato di stato di famiglia, manterrà la classe di merito ‘ereditata’.
Nel caso di più figli inseriti nel certificato stato di famiglia, tutti possono beneficiare dei vantaggi stabiliti dalla Legge, che non prevede limiti di applicazione.
E’ importante precisare che la Legge Bersani è applicabile solo tra soggetti appartenenti allo stesso nucleo familiare. Pertanto, se un veicolo viene cointestato tra due soggetti che non appartengono al medesimo nucleo famigliare (es. due amici) questo non può essere assicurato utilizzando la legge Bersani.
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