Massimale assicurativo: cos’è e come funziona
Quando si va a stipulare una polizza assicurativa – sia essa per l'automobile, la casa o un viaggio -, uno dei termini in cui si incappa, discutendone con l'agente, è il massimale assicurativo, uno dei punti da sviscerare meglio prima della firma. Ma in cosa consiste il massimale assicurativo? Come funziona? È bene far luce su uno dei passaggi più importanti prima della scelta di una polizza assicurativa.
Ecco la nostra guida completa sull'argomento, suddivisa punto per punto.
Indice
Massimale assicurativo: cos’è e come funziona
Per dirla in soldoni, il massimale assicurativo è il valore massimo di rimborso che la Compagnia assicurativa stabilisce per ciascun sinistro, indipendentemente da quante persone vi siano coinvolte. Ovvero, se il sinistro comporta dei danni il cui valore eccede quello stabilito dal massimale, il responsabile del sinistro dovrà coprirli pagando di tasca propria.
Il decreto legislativo n. 198 del 6 novembre 2007 ha fissato i massimali minimi in 7.000.000 di euro, ripartiti in 1.220.000 di euro per i danni alle cose e in 6.070.000 di euro per i danni alle persone.
Cosa sono i massimali assicurativi e chi li stabilisce?
Visti i massimali assicurativi minimi stabiliti per legge, ogni Compagnia assicurativa può poi proporre al cliente una polizza con massimali di cifre superiori, personalizzando insieme all'agente di fiducia la propria polizza, al fine di adattarla alle proprie esigenze. Ricordate però: maggiore è il massimale di copertura assicurativa, maggiore è il premio da pagare alla Compagnia. Però maggiori sono anche le tutele in sede di sinistro. Come invito al ragionamento, e senza voler spaventare nessuno, in caso di sinistro con più persone coinvolte e gravi danni biologici per alcuni di essi, il massimale minimo fissato per legge potrebbe non bastare per risarcire le parti lese, soprattutto in caso di invalidità al 100% o di morte.
Massimali: come e quando si applicano
Ogni tipo di contratto assicurativo prevede un massimale di copertura dei danni a carico della Compagnia. Ovvero, finora abbiamo riportato come esempio quello della RC auto, ma se partite per un viaggio e stipulate un contratto di copertura assicurativa in caso di smarrimento del bagaglio o di spese sostenute per assistenza sanitaria, anche in tal caso vi sarà un tetto massimo di soldi rimborsabili da parte della Compagnia.
I massimali si applicano ogni qualvolta occorre un sinistro a carico del cliente che stipula il contratto. Quindi, avete tamponato l'auto davanti a voi? Avete smarrito il bagaglio in aeroporto? Vi siete fratturati la caviglia in vacanza negli Stati Uniti? Verificate insieme al vostro agente quali erano i massimali riportati in polizza: se le spese sono sotto il massimale stabilito, avrete diritto al rimborso di tutto l'esborso; se invece lo superano, dovrete colmare la differenza di tasca vostra.
Il massimale assicurativo minimo per legge: il caso dell’rc auto
A ragion logica, verrebbe da pensare che conviene accettare un massimale basso, per pagare meno di polizza assicurativa. È vero anche che in caso di RC auto esistono attualmente dei massimali minimi definiti per legge. Questi si concretizzano in 1.220.000 euro per i danni alle cose e 6.070.000 euro per quelli alle persone. Va precisato che sono cifre calcolate a sinistro e non a persona, ovvero se il sinistro vede il coinvolgimento di quattro persone l'importo del massimale va ripartito per tutti i soggetti danneggiati. È presto comprensibile come sei milioni di euro possano diventare pochi se le parti lese dal sinistro sono numerose e/o riportano danni gravissimi o permanenti (come l'invalidità al 100%). Per questo, invitiamo a ponderare bene che tipo di massimali stabilire in sede di assicurazione auto.
Cosa sono il massimale unico e quello tripartito?
Secondo la Gazzetta Ufficiale, “nelle assicurazioni a massimale unico la somma relativa rappresenta il limite fino al quale la Società è obbligata per ogni sinistro, qualunque sia il numero delle persone decedute, ferite o danneggiate in cose o animali di loro proprietà”. Nell'assicurazione a massimale tripartito, invece, “la somma più elevata rappresenta il limite fino al quale la Società è obbligata per ogni sinistro, qualunque sia il numero delle persone decedute, ferite e danneggiate in cose o animali di loro proprietà, mentre, per ciascuna persona o per cose o animali colpiti in uno stesso sinistro, le somme massime per le quali la Società è obbligata sono quelle precisate rispettivamente sotto l'indicazione "per persona" e "per cose e animali"”.
Come abbassare il massimale di un’assicurazione
Esistono delle soglie minime di massimale previste per legge, sotto le quali non si può andare. In ogni caso, si può decidere di ridurre il massimale sia in fase di nuova sottoscrizione, che di rinnovo della polizza. Lo si può fare, per esempio, quando il bene da assicurare ha perso valore rispetto a quello iniziale: in fase di rinnovo della polizza casa, per esempio, se l'immobile ha subito danni nel corso del tempo, o semplicemente si è usurato per via del trascorrere degli anni.
Ricordiamo però, di valutare davvero bene se abbassare i massimali assicurativi, ponderando i pro e i contro in sede di sinistro.
I massimali minimi consigliati per tipo di polizza
In pratica, quindi, quali sono i massimali minimi consigliati per tipo di polizza? Quelli che vi suggeriremo di seguito sono solo delle stime di massima: valutate il vostro caso in modo puntuale e scrupoloso insieme al vostro agente di fiducia.
Per quanto riguarda l’RC auto, sconsigliamo di scendere sotto i massimali minimi di legge; anzi, maggiore è il tempo che passate in macchina, più alti dovrebbero essere i massimali.
Per quanto riguarda l'assicurazione casa, la soglia minima dei massimali assicurativi è stimata intorno ad almeno 1,5 milioni di euro. È una cifra indicativa: per stabilire la vostra soglia ideale, è bene prima far stimare il valore reale dell'immobile.
Per quanto riguarda, infine, l'assicurazione viaggi, per calcolare il massimale adatto a voi, occorre che controlliate i massimali previsti per ogni singola voce riportata in polizza, valutando se fa al caso vostro: solo voi potete sapere, per esempio, il valore di ciò che porterete in valigia. In base a quello, decidete se il massimale vi aggrada oppure se sia il caso di alzarlo, pagando un premio più alto.