Informativa sulla sostenibilità hb

Generali Obiettivo Rendimento

Informativa sulla sostenibilità

Il prodotto di investimento assicurativo Generali Obiettivo Rendimento, nell’ambito del periodo di detenzione raccomandato, promuove caratteristiche ambientali e sociali ai sensi dell'articolo 8 del Regolamento (UE) 2019/2088 (“SFDR”) e, pur non avendo come obiettivo un investimento sostenibile, avrà una quota minima di investimenti sostenibili.

 

Il contratto prevede il versamento di un premio unico. Tale premio, al netto dei costi, è investito:

  • all’80% nel fondo interno “Generali Opportunità Bond 3.0” (art. 8 ex Reg. UE 2019/2088), che ha un "Orizzonte di Investimento” fissato al 28 febbraio 2031 (di seguito “il fondo interno”);
  • al 20% nella gestione separata ROYAL FUND (art. 6 ex Reg. UE 2019/2088).
  • Il fondo interno promuove caratteristiche ambientali e sociali ai sensi dell’articolo 8 del Regolamento (UE) 2019/2088 (“SFDR”) e, pur non avendo come obiettivo un investimento sostenibile, avrà una quota minima del 15% di investimenti sostenibili. Il Gestore costruisce il portafoglio del fondo interno selezionando, nell'universo di investimento iniziale, strumenti finanziari tenendo conto di criteri ambientali, sociali e di governance (di seguito “ESG”). 
    La promozione delle caratteristiche ambientali e/o sociali tiene conto, non in modo esclusivo, di quanto segue:

  • pilastro ambientale: riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di gas serra, consumi idrici, finanziamento di progetti con valutazione degli impatti climatici ed ambientali;
  • pilastro sociale: promozione della diversità in relazione principalmente al tema di equità di genere, rispetto dei diritti dei lavoratori, salute e sicurezza sul lavoro, sviluppo del capitale umano, tutela della privacy e della sicurezza informatica.
  • Il grado di promozione delle caratteristiche ambientali e/o sociali è valutato attraverso i dati e i punteggi ESG forniti da un primario fornitore esterno, MSCI ESG Research. Tale punteggio ESG comprende un'ampia gamma di caratteristiche ambientali e sociali ed è utilizzato per misurare il rispetto della specifica caratteristica promossa dal fondo interno.
    La quota minima di investimenti sostenibili è raggiunta attraverso l’investimento in emittenti con elevato profilo ESG e ricavi significativi da attività orientate a tematiche ambientali e/o sociali o dotate di piani di riduzione delle emissioni allineati agli obiettivi dell’Accordo di Parigi, oppure tramite la selezione di attivi finalizzati a finanziare progetti che abbiano un impatto positivo sulla società e sull’ambiente (Green Bond, Sustainable Bond e Social Bond). Per assicurarsi che gli investimenti sostenibili non arrechino un danno significativo a nessun obiettivo di investimento sostenibile sotto il profilo ambientale o sociale, sono applicate politiche di esclusione connesse a indicatori degli effetti negativi sui fattori di sostenibilità (Principal Adverse Impacts - PAI) elencati nel Regolamento delegato (UE) 2022/1288 della Commissione Europea. 
    Per il fondo interno non è stato designato alcun benchmark di riferimento al fine di rispettare le caratteristiche ambientali e sociali promosse dal fondo stesso.

     

    La gestione separata ROYAL FUND non promuove caratteristiche ambientali e sociali ai sensi dell'articolo 8 del Regolamento (UE) 2019/2088 (“SFDR”) ma integra i rischi di sostenibilità nelle decisioni di investimento, anche attraverso il restringimento dell'universo investibile secondo le politiche di esclusione previste dal Filtro Etico del Gruppo Generali.

    Il prodotto di investimento assicurativo Generali Obiettivo Rendimento promuove caratteristiche ambientali e sociali ai sensi dell'articolo 8 del Regolamento (UE) 2019/2088 (“SFDR”) e, pur non avendo come obiettivo un investimento sostenibile, avrà una quota minima di investimenti sostenibili.

    Per il fondo interno, la promozione delle caratteristiche ambientali e/o sociali tiene conto, non in modo esclusivo, di quanto segue:

  • pilastro ambientale: riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di gas serra, consumi idrici, finanziamento di progetti con valutazione degli impatti climatici ed ambientali;
  • pilastro sociale: promozione della diversità in relazione principalmente al tema di equità di genere, rispetto dei diritti dei lavoratori, salute e sicurezza sul lavoro, sviluppo del capitale umano, tutela della privacy e della sicurezza informatica.
  • Il grado di promozione delle caratteristiche ambientali e/o sociali è valutato attraverso i dati e i punteggi ESG forniti da un primario fornitore esterno, MSCI ESG Research. Tale punteggio ESG comprende un'ampia gamma di caratteristiche ambientali e sociali ed è utilizzato dal Gestore per valutare il livello di sostenibilità del fondo interno.

    Strategia di investimento del fondo interno e modalità di implementazione su base continua

     

    L’obiettivo del fondo interno è di fornire una crescita del capitale lungo un "Orizzonte di Investimento” fissato al 28 febbraio 2031, corrispondente ad una durata pari a circa 6 anni dal lancio del fondo interno stesso. Per raggiungere questo obiettivo, il fondo interno investirà in strumenti finanziari di tipo obbligazionario con scadenza coerente con l'Orizzonte di Investimento, denominati prevalentemente in Euro e ampiamente diversificati per emittente, incluse obbligazioni societarie e governative, e quote di Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio (OICR) il cui patrimonio sia investito in strumenti di tipo obbligazionario coerentemente con l’obiettivo di investimento del fondo interno.
    Il fondo interno potrà inoltre investire in strumenti di mercato monetario e cash ai fini della gestione operativa e/o per scopi di asset allocation tattica, incluse quote di OICR di tipo monetario.

     

    Il fondo interno investirà almeno il 70% dei propri attivi in strumenti finanziari che seguono il processo di selezione ESG descritto di seguito.

     

    Il Gestore promuove le caratteristiche ambientali e sociali e applicherà contemporaneamente i criteri ESG su base continuativa per selezionare gli strumenti finanziari, a condizione che gli emittenti seguano buone pratiche di governance societaria.

     

    Fase 1 - Esclusioni (screening negativo)
    Il Gestore integra le tecniche tradizionali di analisi del rischio e rendimento finanziario con analisi di temi ESG per evitare di investire in emittenti che non soddisfino i suddetti requisiti in quanto considerati dal Gestore come aventi pratiche ESG inadeguate. Il prodotto applica il Filtro Etico del Gruppo Generali, il quale prevede di escludere dall’universo di investimento le società emittenti coinvolte in attività controverse (armi controverse, combustibili fossili non convenzionali e, oltre determinate soglie, carbone) e/o in controversie che possano violare i principi del Global Compact delle Nazioni Unite e le Linee guida per le imprese multinazionali dell’OCSE, e le società emittenti con giudizio ESG pari o inferiore alla singola B. 

     

    Fase 2 – Integrazione
    Il Gestore si avvale di analisi e dati quantitativi esterni relativi ai diversi emittenti forniti dal provider MSCI ESG Research. Il Gestore si avvale inoltre di analisi interne relative ai diversi emittenti che tengono conto degli aspetti ESG, permettendo così di includere una valutazione di sostenibilità nell'analisi del merito creditizio degli emittenti. L’analisi verte principalmente sui temi ESG che incidono maggiormente sul profilo economico-finanziario dell’emittente e, in ultima analisi, sul giudizio relativo al merito di credito. Tali informazioni, sia esterne che interne, sono prese in considerazione nella fase di selezione dei titoli e nella fase di costruzione del portafoglio del fondo interno. 

     

    Fase 3 – Selezione degli emittenti (screening positivo)
    Nella selezione degli emittenti il Gestore adotta una strategia che, in conformità alla sua Sustainability Policy, mira a privilegiare le società più meritevoli dal punto di vista della sostenibilità e a mitigare al contempo i rischi connessi ai temi ESG.
    A questo scopo, il Gestore utilizza in primo luogo il punteggio ESG elaborato dal fornitore di dati MSCI ESG Research per valutare il livello di sostenibilità del fondo interno. Il punteggio ESG si basa sui punteggi dei pilastri ambientale, sociale e di governance e rappresenta l'indice sintetico che permette sia di monitorare il profilo di sostenibilità delle società emittenti, e del fondo interno nel suo insieme, sia di valutare il raggiungimento delle caratteristiche ambientali e/o sociali promosse dal fondo interno stesso. 

     

    A titolo illustrativo, i punteggi per ciascuno dei pilastri derivano, tra l'altro, dalle valutazioni assegnate a:

  • cambiamento climatico, performance energetica, gestione delle risorse idriche, gestione dei rifiuti, finanziamento di progetti con valutazione degli impatti climatici ed ambientali (pilastro ambientale);
  • promozione della diversità principalmente in relazione al tema di equità di genere e rispetto dei diritti dei lavoratori, salute e sicurezza sul lavoro, sviluppo del capitale umano, tutela della privacy e della sicurezza informatica, relazioni con le comunità (pilastro sociale);
  • composizione e diversità degli organi di governo, remunerazione dei dirigenti, revisione contabile, diritti degli azionisti, etica aziendale (pilastro di buon governo societario).
  • La metodologia di valutazione utilizzata per calcolare il punteggio ESG si basa sulla combinazione dell'analisi dell'esposizione ai rischi di sostenibilità sopra menzionati e della gestione di tali rischi da parte degli emittenti oggetto di investimento. Inoltre, l’assegnazione del punteggio considera il coinvolgimento delle società in controversie legate a temi ambientali, sociali e di governance, quando rilevanti. 

     

    I punteggi applicati agli emittenti sono aggregati a livello di prodotto finanziario attraverso una media ponderata per ottenere un punteggio conforme alla categorizzazione sopra riportata (i.e. punteggio uguale o superiore alla singola A).

     

     

    L'analisi di governance, che costituisce uno dei tre pilastri dell'analisi ESG, mira a comprendere la struttura societaria e l’assetto di governo dell'emittente, la qualità e l'efficacia delle politiche e delle misure in vigore per quanto riguarda la condotta etica negli affari, confrontando le pratiche aziendali con quelle considerate quali buone pratiche come meglio specificato nel successivo paragrafo “Politica per la valutazione delle prassi di buona governance delle imprese beneficiarie degli investimenti”. 

    Il team di ricerca e di gestione degli investimenti interagiscono regolarmente per condividere le analisi e i punti di vista sui settori e sulle singole società.
    I dati forniti dagli emittenti stessi vengono aggiornati almeno una volta all'anno e la revisione completa del punteggio dell'emittente avviene almeno una volta all'anno. Tuttavia, eventi come controversie, aggiornamenti significativi della governance o correzioni di dati possono modificare il rating ESG anche durante l'anno.

     

    Fase 4 - Azionariato attivo
    Il team di “Azionariato attivo” (Active Ownership) del Gestore attua, per conto di Generali Italia, un dialogo costruttivo (engagement) con le società emittenti finalizzato a rafforzare la comprensione delle società partecipate, condividere le preoccupazioni in materia di sostenibilità e, infine, formulare suggerimenti praticabili volti a risolvere potenziali questioni ESG. L'obiettivo degli incontri con i dirigenti e gli amministratori delle società è quello di condividere un orientamento a lungo termine, con un approccio costruttivo e orientato ai risultati. Le azioni di engagement possono avvenire in cooperazione con altri investitori che condividono le stesse preoccupazioni, al fine di massimizzare l'impatto sulle società interessate.

     

    Il Gestore è inoltre incaricato di esercitare i diritti di voto (ove disponibili) in conformità alla politica di voto e alle indicazioni ricevute da Generali Italia per le assemblee degli azionisti alla quale sia richiesta la partecipazione. Il processo di voto si basa su tutte le informazioni pubblicamente disponibili, sulle analisi di primari consulenti in materia di voto (proxy advisor) e sul quadro di valutazione del Gestore. Il processo di voto è costruito per integrare le istanze degli stakeholder interni nel processo decisionale e mira a sfruttare appieno le risorse e le informazioni interne per promuovere le migliori pratiche di sostenibilità nelle società emittenti.

     

    Elementi vincolanti applicati per la selezione degli investimenti

    Il fondo interno in primo luogo esclude dal proprio universo di investimento iniziale le società emittenti coinvolte nelle attività definite dal Filtro Etico del Gruppo Generali. 
    Altri elementi vincolanti della strategia di investimento sono i seguenti:

  • il valore del punteggio ESG, calcolato come media ponderata tra gli attivi con una copertura ESG, deve essere superiore o uguale a 5,714, pari a un giudizio di rating di singola A,
  • la copertura ESG, ovvero la percentuale degli strumenti finanziari per cui è disponibile un rating ESG, dev’essere superiore o uguale al 70% delle masse gestite,
  • il fondo interno deve contenere una quota uguale o superiore al 15% di investimenti sostenibili orientati a obiettivi ambientali o sociali.
  • Inoltre, il Gestore si impegna a selezionare in via prioritaria società che hanno dichiarato obiettivi quantitativi di riduzione delle proprie emissioni di gas serra.

     

    Politica per la valutazione delle prassi di buona governance delle imprese beneficiarie degli investimenti

     

    Con riferimento agli attivi finanziari diretti sottostanti il fondo interno, la valutazione delle pratiche di buona governance adottata dal Gestore prevede diversi livelli:

  • Punteggio della Governance: sono escluse dagli investimenti del fondo interno le società emittenti con punteggio ESG relativo al pilastro “Governance” uguale o inferiore a 3 su 10. Il punteggio è fornito da MSCI ESG Research. Inoltre, il Gestore può condurre analisi proprietarie per approfondire le pratiche di governance di determinati emittenti e, sulla base dei risultati, modificarne lo stato di eleggibilità agli investimenti del fondo interno;
  • Esclusioni: attraverso le proprie politiche di esclusione, il Gestore valuta anche le pratiche di buon governo aziendale degli emittenti partecipati e, nel caso in cui si verifichino casi di gravi controversie in materia, esclude l’emittente dai propri investimenti;
  • Integrazione: il modello interno di Credit Research è integrato con una sezione “Considerazioni ESG” dove gli analisti di Credit Research commentano le pratiche di governance degli emittenti corporate, compreso il potenziale impatto che queste potrebbero aver avuto sul rating del credito attuale e futuro. L'integrazione dei fattori legati alla governance nel merito di credito degli emittenti comprende un'attenzione al management (compresa la struttura aziendale, la qualità e la competenza, l’esposizione alle controversie) e alla struttura organizzativa (complessità, proprietà, accordi tra azionisti), per valutare se gli emittenti oggetto di investimento seguano buone pratiche di governance;
  • Selezione degli emittenti (screening positivo): il punteggio MSCI ESG deriva dai punteggi dei pilastri "E", "S" e "G", che prendono in considerazione rispettivamente i fattori ambientali, sociali e di governance. Per quanto riguarda il punteggio del pilastro "G", l'approccio MSCI mira a comprendere la struttura dell'emittente e la qualità ed efficacia delle politiche e misure adottate per quanto riguarda la condotta etica aziendale, confrontando le pratiche aziendali con quelle considerate migliori. L'attenzione è focalizzata su due pilastri, la governance aziendale (composizione e indipendenza del consiglio e dei comitati, politica di remunerazione dei dirigenti e obiettivi ESG, pratiche contabili) e il comportamento aziendale (Politiche di Compliance, esposizione a contenziosi e pratiche fiscali);
  • Azionariato attivo: il dialogo del team di Azionariato Attivo con gli emittenti pre-identificati (compreso il dialogo legato all'attività di voto) funge da livello di controllo della valutazione della buona governance. Ulteriori informazioni derivanti da tale attività possono integrare i dati esterni sulla governance e/o la valutazione proprietaria dell'analista ESG, alimentando in ultima analisi le funzioni di investimento.
  • Il prodotto di investimento assicurativo è collegato alla Gestione separata Royal Fund (art. 6 ex Reg. UE 2019/2088) e al fondo interno Generali Opportunità Bond 3.0 (art. 8 ex Reg. UE 2019/2088).

    Solo gli investimenti presenti nel fondo interno sono allineati con le caratteristiche ambientali o sociali, in una misura pari o superiore al 70%. Il fondo interno inoltre investe per almeno il 15% in investimenti sostenibili orientati a tematiche sia ambientali che sociali.

    L’indicatore di sostenibilità utilizzato per misurare il rispetto di ciascuna delle caratteristiche ambientali o sociali promosse dal fondo interno è l’MSCI ESG score. L’indicatore è calcolato a livello di copertura ESG (così come definita nella sezione D) e deve essere pari o superiore a 5,714. 

     

    Per il fondo interno, Generali Italia darà evidenza del punteggio in relazione agli aspetti ambientali e sociali (punteggio ESG) nell’Informativa periodica.

     

    Con riferimento al monitoraggio continuo del portafoglio del fondo interno, i limiti di investimento previsti nel paragrafo precedente sono inseriti nei sistemi di controllo aziendali per un monitoraggio continuo e il Gestore verificherà periodicamente che il portafoglio sia investito coerentemente. 
    Inoltre, Generali Italia monitora su base trimestrale il contributo relativo agli indicatori utilizzati per misurare il raggiungimento delle caratteristiche promosse.

    Il Gestore si avvale del supporto del fornitore di dati MSCI ESG Research.

     

    Il rispetto delle caratteristiche ambientali e sociali promosse dal portafoglio del fondo interno è misurato sulla base di un rating utilizzato per calcolare il punteggio ESG; la relativa metodologia si basa sulla combinazione dell'analisi dell'esposizione ai rischi di sostenibilità e la gestione di tali rischi da parte degli emittenti oggetto di investimento. Inoltre, il punteggio considera il coinvolgimento in controversie legate a questioni ESG, quando rilevanti. 

     

    L'approccio cerca di identificare e analizzare importanti segnali di rischio e di opportunità che potrebbero non essere presi in considerazione nell'analisi finanziaria tradizionale.

     

    L'analisi di governance, che costituisce uno dei tre pilastri dell'analisi ESG, mira a comprendere la struttura dell'emittente, la qualità e l'efficacia delle politiche e delle misure in vigore per quanto riguarda la condotta etica negli affari, confrontando le pratiche aziendali con quelle considerate best-practice.

     

    I dati forniti dagli emittenti stessi vengono aggiornati almeno una volta all'anno, con la medesima periodicità si sottopone la revisione dei rating dell'emittente. Tuttavia, eventi come controversie, aggiornamenti significativi della governance o correzioni di dati possono avere un impatto sul rating durante l'anno.

    Il Gestore si avvale principalmente del supporto del fornitore di dati MSCI ESG Research. La qualità del dato è garantita da un’attività di due diligence che il Gestore performa sui dati forniti da MSCI. Eventuali dati mancanti a livello di emittenti sono segnalati al fornitore e, dove necessario, integrati attingendo da altri fornitori di dati ESG e da ricerche interne basate su fonti informative pubbliche e/o sul dialogo con le società emittenti condotto nell’ambito dell’Azionariato Attivo.

    I principali limiti metodologici sono:
    - la limitata disponibilità di dati per condurre l'analisi ESG;
    - l’assenza di standard universali relativi alla rendicontazione delle informazioni ESG;
    - la copertura parziale dei controlli effettuati da parte di terzi sui dati ESG disponibili, in particolare per quanto riguarda le emittenti collocate in Paesi Extra-UE;
    - la comparabilità parziale dei dati, in quanto non tutte le società pubblicano gli stessi indicatori ESG;
    - l'utilizzo di metodologie proprietarie, che si basano sull'esperienza e sulle competenze del personale del Gestore. Qualora il Gestore non concordi con il punteggio del fornitore esterno, il Gestore si riserva di effettuare ulteriori analisi interne.

    Con riferimento al monitoraggio continuo del portafoglio del fondo interno, il Gestore degli attivi verificherà periodicamente che il punteggio ESG minimo venga rispettato. Nella fase di costruzione e ribilanciamento del portafoglio, il Gestore verifica ex ante il rispetto del limite. 

    Per il fondo interno sono previste delle politiche di impegno.

     
    Il team di Azionariato Attivo del Gestore è incaricato di esercitare i diritti di voto, ove disponibili, in conformità alla politica di voto e alle indicazioni ricevute da Generali Italia per ogni assemblea degli azionisti alla quale sia richiesta la partecipazione e di fare engagement con le aziende sugli aspetti ambientali, sociali e di governance rilevanti. In questo ultimo caso l’attività di engagement potrà essere riferita al cliente solo su sua esplicita richiesta.

     

    Il processo di voto si basa su tutte le informazioni pubblicamente disponibili, sulle analisi di primari consulenti in materia di voto (proxy advisor) e sul quadro di valutazione del Gestore. Il processo di voto è costruito per integrare le istanze degli stakeholder interni nel processo decisionale e mira a sfruttare appieno le risorse e le informazioni interne per promuovere le migliori pratiche di sostenibilità nelle società emittenti.

     

    L'Engagement è considerato dal Gestore come un dialogo costruttivo con diversi obiettivi:
    -Rafforzare la comprensione delle società partecipate;
    -Condividere le preoccupazioni su tematiche ESG;
    -Fornire suggerimenti attuabili volti a risolvere potenziali problemi ESG.

     

     
    L'obiettivo degli incontri con i dirigenti e gli amministratori della società è quello di condividere un orientamento di lungo periodo, con un approccio costruttivo e orientato ai risultati. L'Engagement ha lo scopo di capire come le aziende hanno trasformato il loro modello operativo per incorporare i principi ESG in tutta la loro organizzazione.

     

    L'Engagement insieme alle eventuali attività di voto hanno come componente fondamentale la valutazione dei criteri di governance, contribuendo così a garantire che le società partecipate seguano buone pratiche di governance. 

    Per il fondo interno non è stato designato alcun indice di riferimento al fine di rispettare le caratteristiche ambientali e sociali promosse dal fondo stesso.