La soluzione dedicata a chi ha un capitale da investire e desidera un’entrata integrativa per tutta la vita, per sé o per una persona cara
Pensione Immediata
Perché ti serve questa assicurazione?
Il futuro inizia subito
La serenità di domani dipende anche dalle scelte di oggi.
chi non ha persone care da tutelare, può preferire la rendita vitalizia corrisposta per tutta la vita dell’assicurato
chi desidera godersi i frutti del proprio lavoro con la tranquillità di lasciare ai propri cari un capitale o un reddito periodico, può optare per:
- rendita controassicurata che prevede, al momento del decesso dell’assicurato, il pagamento dell’eventuale capitale residuo ai beneficiari scelti;
- rendita reversibile con due assicurati che, in caso di decesso di uno dei due, continua ad essere corrisposta a favore di una persona cara per tutta la vita dell’altro assicurato.
L'investimento di oggi che protegge il domani
Pensione Immediata sottrae dalle incertezze economiche che il futuro può riservare, per un domani senza pensieri. Il pagamento della rendita inizia subito direttamente sul conto corrente e in più, anno dopo anno, il capitale rimanente si rivaluta in base alle performance della Gestione separata RENDIGEN o in alternativa, per la rendita vitalizia e quella controassicurata, della Gestione separata GESAV, che investono prevalentemente in titoli obbligazionari. Entrambe le Gestioni offrono rendimenti stabili e continui nel tempo e il loro patrimonio è gestito separatamente da quello di Generali Italia.
Rendita e vantaggi immediati
- la rendita non è tassata, se non per la parte legata ai rendimenti finanziari;
- le somme assicurate, nei limiti di legge, sono impignorabili e insequestrabili.
- con la rendita controassicurata si beneficia della detraibilità dei premi nei limiti di legge e si ottimizza il passaggio generazionale del capitale alle persone più care. In caso di decesso dell’assicurato, infatti, il capitale erogato a persone fisiche non rientra nell’asse ereditario, è esente dall’imposta sulle successioni e, per la parte di rischio demografico, dall’IRPEF;